Ascoli, la rinascita dei bianconeri è targata Sottil
I bianconeri marchigiani per centrare la sesta salvezza consecutiva hanno rivoluzionato la squadra sul mercato
L'arrivo in panchina di Andrea Sottil a fine dicembre ha dato una svolta alla stagione dell'Ascoli, fino a quel momento deludente dopo ben due cambi di allenatore (Bertotto e Delio Rossi): dal penultimo posto, infatti, i bianconeri sono risaliti in classifica fino al quartultimo e ora si giocano la salvezza con molta più consapevolezza, sempre centrata negli ultimi sei anni. Nelle 8 gare della gestione Sottil sono arrivate 4 vittorie (di pregio quelle contro Spal e Lecce), 3 pareggi e una sola sconfitta con il Cittadella, ma l'Ascoli si è contraddistinto soprattutto per aver trovato punti preziosi a tempo scaduto, come successo in occasione dell'ultima gara pareggiata a Frosinone e nei successi con Brescia e Reggina.
LA ROSA RIVOLUZIONATA. La finestra di mercato invernale ha portato tanti cambiamenti in rosa: il colpo da novanta è stato l'ingaggio dell'attaccante Federico Dionisi (da 7 anni al Frosinone), subito a segno con tre gol in tre partite, a formare una temibile coppia con il bosniaco Bajic, miglior marcatore con 6 reti. Se ne sono andati il fantasista Chiricò e le punte Tupta e Ninkovic, in ingresso ecco Simeri (squalificato domenica) e gli esterni Parigini (dal Genoa) e Stoian (ex Chievo e Crotone in Serie A). Sabiri ha trovato la propria dimensione sulla trequarti (5 gol per lui), a centrocampo c'è qualità con Saric e Buchel. Il neoacquisto D'Orazio contende la fascia sinistra a Kragl, a destra Pucino è una garanzia, Brosco guida la retroguardia, fra i pali c'è Nicola Leali, già in Serie A con Cesena e Frosinone. Fuori rosa l'ex Reggiana Michele Cavion, da tre anni in bianconero dopo due stagioni importanti alla Cremonese, che si è rifiutato di scendere in campo dopo la mancata cessione nel mercato invernale.
PRECEDENTI. Il match di andata, condizionato dalle numerose assenze per Covid fra i granata, terminò .embed-comment-icon { display:inline-block; width:20px; height:20px; background-color:transparent; background-repeat:no-repeat; background-size:20px; background-position:center; transition:background .1s ease-in; position:relative; top:5px; background-image:url("data:image/svg+xml;charset=utf8,%3Csvg%20xmlns%3D%27http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%27%20viewBox%3D%270%200%2020%2020%27%3E%3Cpath%20d%3D%27M5%202h9q.82%200%201.41.59T16%204v7q0%20.82-.59%201.41T14%2013h-2l-5%205v-5H5q-.82%200-1.41-.59T3%2011V4q0-.82.59-1.41T5%202z%27%20fill%3D%27%2382878c%27%2F%3E%3C%2Fsvg%3E") } @media screen and (min-width: 481px) { .slyvi-news-embed-wrapper img { max-width: 250px; } } , ma la Reggiana recriminò per il pareggio annullato all'ultima azione. In totale sono 13 i passati incontri, con 2 vittorie granata (memorabile il 4-2 ai playoff di Lega Pro nel 2015), 6 successi bianconeri e 5 pareggi. L'ultimo precedente al "Città del Tricolore" risale al 9 novembre 2014, quando la Reggiana di Colombo venne sconfitta 2-0 con i gol di Pirrone e Addae in Serie C. Nella stagione 1992/93 l'ultimo confronto in B, quando la Regia di Marchioro fu fermata dai marchigiani sullo 0-0 al "Mirabello" davanti ad oltre 8mila spettatori. per l'Ascoli
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